Generale francese, maresciallo di Francia. Già insegnante di tattica alla
Scuola di guerra (1896-1901), fu promosso comandante d'armata nel corso della
prima guerra mondiale e nella primavera del 1917, quando per meglio resistere
all'offensiva tedesca venne creato un unico comando alleato, gli fu affidata la
carica di comandante supremo delle forze alleate, cioè di tutti gli
eserciti dell'Intesa. Dimostrandosi stratega abilissimo, seppe fronteggiare
efficacemente quella che egli chiamava la "strategia del bufalo" tedesca.
Elaborò poi una propria strategia che mise in atto con una tempestiva
serie di attacchi decisivi, sferrati in rapida successione in ogni settore del
fronte per non concedere al nemico alcuna possibilità di reagire. I
tedeschi, incalzati da ogni lato, furono costretti a ritirarsi verso le loro
frontiere e infine a firmare l'armistizio. Oltre che stratega geniale, fu anche
buon scrittore e molto interessanti sono le sue opere:
Sui principi della
guerra (1903);
Sulla condotta della guerra (1904) (Tarbes 1851 -
Parigi 1929).